La gratitudine per il ripristino dell’armonia perduta

di Paolo Cavaleri

CINETICA – Questo che viene non è un pensiero di facile costruzione, quindi affidargli delle parole potrà essere opinabile. In fondo ho la percezione sicura di come ognuno di noi agisca per esclusivo interesse personale.

Il problema è quando ci muoviamo contro per l’ira, o non perpetuiamo nel bene per un generale malessere psicofisico … dunque, credo sia interessante andare a vedere quel che non si vede:
la senti perché la percepisci, ed è la cosa più personale e allo stesso tempo estranea per l’altro, ma mai un pericolo per nessuno.
Se sempre siamo tenuti ad affrontare situazioni, ogni tanto è normale perdere fiducia e mettere in discussione il nostro percorso. Ma c’è una cosa di cui è sempre possibile godere.

Invisibile all’occhio ma a tempo del cuore, estranea alle orecchie ma piacente alla mente, se saprai ascoltare mai ti abbandonerà: la gratitudine.

Questa è una storia di cambio di prospettiva, perché a differenza di come vorrebbero farci credere, quando siamo a terra come mai avremmo pensato di essere, possiamo ritrattare le condizioni del nostro destino.

Avatar – 2009

lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi …

AVATAR



Anno 2154, Jake Sully è un sopravvissuto di guerra che ha perso l’uso delle gambe.
Dopo essersi risvegliato dal sonno artificiale, come ex-marine, gli viene proposta una missione interplanetaria. Scelto perché avente lo stesso DNA del suo gemello ormai deceduto, si appresta a cominciare questa esperienza sul pianeta Pandora.

Si tratta di un protocollo militare composto da un team di scienziati e ricercatori che nel tempo hanno interagito con la popolazione indigena di umanoidi, i Na’vi. I candidati fra cui Jake, la scienziata Grace e altri soggetti, sono stati scelti per collaudare attraverso una apparecchiatura il loro sistema neuro-simpatico a quello di corpi da animare: questi corpi hanno la struttura genetica e l’aspetto dei Na’vi, chiamati avatar.

Col tempo, alcuni scienziati ed educatori, per amore della scienza hanno studiato gli usi e i costumi del popolo, costruendo scuole e instaurando rapporti che servono alla convivenza fra umani, che abitano il corpo degli Avatar, e il clun degli Omaticaya. Tuttavia il protocollo che prevede un altro trattamento, ha fatto si che non si fidassero più degli invasori.

Una mente per doppie intenzioni

Gli scienziati sono affascinati dalla fauna e dalle tradizioni di questi indigeni, mentre i militari sono su Pandora per l’Unuptanium. Si tratta di un ricco minerale non presente sulla Terra.
Da qui il ruolo di Jake: accattivarsi la benevolenza del clun sotto le sembianze reali di un Na’vi per convincere essi a spostarsi dalla loro zona che ha al di sotto questo materiale, o perire per mano delle armi umane. Tempo previsto per la missione di persuasione, tre mesi.

Sotto l’occhio di Eywa

Estasiato dal nuovo corpo e dallo stupefacente uso che ne può fare, Jake con i due scienziati, si appresta a scoprire la foresta che dovrà conoscere. Scontrandosi con un animale del luogo perderà il gruppo e dovrà passare la notte in un corpo che non è il suo, nell’ambiente più ostile conosciuto dal genere umano.

Viene salvato da Neytiri, quella che poi scoprirà essere la principessa guerriera del clun, la quale incuriosita conduce il sopravvissuto davanti alle guide che le imporranno di insegnare a Jake ogni loro usanza.
Nella notte la coscienza del ragazzo torna nel corpo dell’uomo che era, e il giorno dopo, riceve il plauso sia dagli scienziati che dai militari per essersi avvicinato agli Omaticaya.

Comincia dunque il suo addestramento per diventare un guerriero facente parte della comunità indigena per poi tradire o convincere gli stessi a lasciare agli umani il loro aspirato bottino.

Guarda Osserva Comprendi

Avatar è un colossal fantascientifico del 2009 per la regia di James Cameron e la colonna sonora composta da James Horner. Ha ottenuto un plauso mondiale sotto tutte le arti prestate alla sua realizzazione:
ben tre Oscar alla miglior fotografia, scenografia ed effetti speciali.
Attori come Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Giovanni Ribisi, Michelle Rodriguez e Stephen Lang hanno fatto da cornice per un corollario di messaggi potenti e fondamentali:

Pandora è un mondo con un equilibrio naturale, ha delle regole che ne tracciano la realtà delle leggi che strutturano la gerarchia degli umanoidi che coabitano con la flora e la fauna intelligente.
Nel film si allude a un concetto panteistico della vita:

-“ … sto cercando di comprendere la profonda connessione che questo popolo ha con la foresta, lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi, dice che tutta l’energia è solo in prestito e che un giorno bisogna restituirla … ” -.

Jake che sembra estraneo a questa consapevolezza, si renderà conto della sua ristretta visione.
Egli appartiene alla razza umana che nel tempo ha esaurito le risorse del pianeta Terra ed ora ha trovato una nuova e possibile risorsa energetica su Pandora. I Na’vi, non avendo la minima idea del concetto di ricchezza materiale ma istruiti e consapevoli di che cosa sia l’appartenenza animica e spirituale alle proprie radici, si troveranno a dover affrontare un nemico inaspettato.

Alcuni protagonisti agiranno contrariamente a quanto gli è stato imposto: non si tratta di una preferenza basata sulla convenienza personale, tutt’altro, sentendosi parte di qualcosa di più grande proveranno lo stato dell’essere che permette una profonda evoluzione dei propri valori … la gratitudine.

Sully è invaso dal senso di gratitudine per una riconoscenza del nuovo stato acquisito, e quando questo percorso lo porta al pensiero della perdita di questa nuova condizione troverà la forza di crearne un altro con la sua nuova famiglia. Sentendosi grato, volgerà questo sentimento per proteggere tutto quello che gli rimane … che in realtà è tutto quello che ha e che vuole.

Buona visione

Mai è facile andare oltre il proprio pensiero, serve umana dedizione per comprendere le ragioni dell’altra parte. Tuttavia sembra che si possa convenire come chi brama solo quel che è al di fuori e che non gli appartiene, non sappia riconoscere la sua interna identità.

Essa si muove per intenzioni, ma alla base di queste serve una riconoscenza delle piccole e grandi cose che siamo e che già abbiano ma non vogliamo vedere. Solo guardandosi dentro e capendo quel che siamo possiamo trovare pace per poi arrivare a quel che ci serve, in questo modo, forse, ci sentiremmo più parte tutti di una realtà più appagante di quanto credessimo prima.

-“Devi ascoltare quello che dice, cerca di vedere la foresta attraverso i suoi occhi ”-.

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